BORDONI, La Raggi ha aperto cinque stabilimenti urbani nei parchi di Roma, circa 530 sdraio e 265 ombrelloni piantati in quelli che secondo la sindaca sarebbero spazi ricreativi a disposizione dei romani rimasti in città. Il Risultato? Tutti deserti con percentuali di affluenza risicate per un’idea che ripropone in salsa grillina la famigerata spiaggia Tiberis. L’iniziativa delle spiagge urbane nasce da un errore: viene dato ai cittadini proprio ciò che non hanno mai chiesto. Nei parchi ci sono delle bellissime panchine che ora cadono a pezzi, forse era troppo usare gli stessi soldi per sistemarle, potendole usare poi tutto l’anno anziché per questa messinscena che chiuderà i battenti a settembre? Presenterò una interrogazione perché è il caso di tornare ad investire nella sistemazione del verde pubblico e degli arredi urbani all’interno dei parchi, ormai in condizioni vergognose, per renderli nuovamente fruibili. Siamo ancora in attesa di tutta una serie di interventi per restituire ai residenti la possibilità di fruire delle aree verdi e dei giochi per i più piccoli chiusi per mancanza di manutenzione da parte del Comune.