Bordoni: “Sono un leghista alla vaccinara. Con noi flat tax, pace fiscale e riforma Roma”

ROMA – Davide Bordoni, quattro volte consigliere capitolino e già presidente del X Municipio di Roma, il 25 settembre correrà per la Lega per un posto al Senato nel collegio plurinominale Lazio 01. Con lui, nel corso di un’intervista nella sede dell’agenzia Dire, si è parlato della riforma dei poteri della Capitale, delle proposte del partito di Matteo Salvini sul tema delle attività produttive e sulla natura della Lega e del suo rapporto con Roma.

LA RIFORMA SUI POTERI A ROMA

Io sono un leghista all’amatriciana, alla vaccinara – ha ironizzato Bordoni – E credo che questa osmosi potrà essere una chiave di volta importante per una riforma utile alla città e al Paese”. Quella sui poteri a Roma “sarà una riforma che sarà assolutamente completata. Ricordo – ha aggiunto Bordoni – che la prima proposta è quella del 2009 quando c’era al governo Berlusconi con la Lega. Non solo proseguiremo quel percorso ma lo accelereremo visto che per anni è rimasto nel cassetto, forse perché la Regione non voleva dare a Roma alcuni poteri. In tema di attività produttive, cultura e turismo daremo poteri a Roma, che deve essere diversa da un piccolo Comune”.

Ed ancora, parlando del rapporto del Carroccio con Roma e della percezione che quello di Salvini sia un partito che rappresenta soprattutto il settentrione: “Dobbiamo sfatare il mito” che la Lega sia il partito che fa gli interessi del solo Nord, ha detto Bordoni. “Negli anni passati la Lega era principalmente al Nord, ma Salvini ha sposato il progetto italico della Lega nazionale, e questo mi ha convinto, così come le proposte di carattere nazionali. Io rappresenterò Roma e porterò avanti le battaglie sulla mia città, fermo restando che il Nord, come efficienza e proposte, è sempre stato all’avanguardia e può essere utile per altre zone. Non a caso i nostri governatori sono tra i più apprezzati in Italia, da Zaia a Fedriga, mentre Zingaretti risulta tra i presidenti meno efficienti. Portare questa visione in altre zone del Paese può essere utile”.

“Il comparto produttivo va sostenuto perché tra Covid e crisi energetica c’è una situazione davvero difficile – ha proseguito Bordoni parlando delle proposte del partito di Salvini sulle attività produttive – Tante aziende e tanti negozi stanno chiudendo e noi dobbiamo intervenire subito a sostegno. Matteo Salvini da giorni sta chiedendo lo scostamento di 30 miliardi a sostegno delle famiglie, delle imprese, dei commercianti e degli artigiani. C’è poi la battaglia storica della Lega, ovvero la pace fiscale e la rottamazione delle cartelle esattoriali. Un tema sensibile per chi fa impresa per garantirgli la possibilità di continuare. Lo scostamento credo sia un tema trasversale che potrà coinvolgere tutti – ha aggiunto l’esponente leghista – Quella sulle cartelle esattoriali e la flat tax al 15% sono, invece, battaglie della Lega. Sono convinto che se il centrodestra vincerà si potrà portare a termine in tempi rapidi. La flat tax andrà fatta gradualmente. Io già ne usufruisco con la mia partita Iva con il limite di 65mila euro. La possibilità di estenderlo a 100mila euro già sta in alcuni emendamenti della Lega. In maniera intelligente può essere estesa ad altri settori”.

LE PROPOSTE DI BORDONI

“La Lega – ha detto ancora Bordoni – è un partito con una forte presenza territoriale. Da Nord a Sud, passando per le Isole e il Centro, ci sono candidati che vivono e conoscono il territorio, come me che ho fatto per anni consigliere comunale a Roma e il presidente di Municipio. È un partito che fa proposte concrete per Pmi, commercianti e artigiani. Ed è un partito del sì, non un partito del no. Noi siamo per il nucleare pulito, che garantirebbe servizi per l’energia, per le autonomie territoriali, comprese quelle di Roma, e per la sicurezza per le città. Salvini, da ministro dell’Interno, fece un lavoro straordinario per la sicurezza delle coste e contro l’immigrazione clandestina”.

Bordoni ha infine concluso: “Per Roma lavorerò alle proposte della Lega e a quelle del centrodestra in generale, perché c’è un programma condiviso. Di mio porterò l’esperienza e la mia capacità, visto che conosco abbastanza bene le istituzioni. Se eletto interverrò subito e sarò subito operativo al servizio del Paese, della mia città e dei Comuni del mio collegio: da Fiumicino a Ciampino. Non succederà quello che è successo con il M5S che ha impiegato anni per capire il funzionamento e la logistica“, ha assicurato il candidato leghista. (da DIRE)