BORDONI, La Scuola prima di tutto, dopo un’estate passata a disegnare improbabili piste ciclabili adesso la Raggi è davanti alle sue responsabilità, all’inadeguatezza del trasporto pubblico e ai timori dell’Associazione nazionale presidi che teme una nuova interruzione della didattica in presenza per colpa dei mezzi che non funzionano. Sono su tutti i giornali le immagini di assembramenti nelle stazioni e sui mezzi pubblici della Capitale ed è già scontro tra Codacons e le associazioni del trasporto pubblico: con l’attuale soglia di tolleranza all’80% abbiamo già raggiunto e superato il limite. Qualsiasi ulteriore stretta sarebbe impossibile da attuare senza tornare alla didattica a distanza ma questo livello di impreparazione non può ricadere solo sulle famiglie e gli studenti. Invece di potenziare il Trasporto pubblico la Raggi si è occupata solo di mobilità leggera tra monopattini e piste ciclopedonali che, come nel caso di via Gregorio VII e via Tuscolana, hanno prodotto pericolosi restringimenti delle carreggiate. È impossibile pensare che si possa continuare a viaggiare imbottigliati nel traffico o ammassati sui mezzi pubblici. Basta sottovalutare il problema, la distanza di sicurezza è obbligatoria come obbligatorio dovrebbe essere anche il buon senso da parte di chi amministra. Così in una nota il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier Davide Bordoni