transizione verde

Transizione Verde, legittimi dubbi della BCE

Bisogna tutelare le imprese

Adesso anche la Banca centrale europea afferma che sul breve e medio periodo la transizione verde rischia solo di penalizzare la crescita e di abbassare la produttività delle aziende.

Costi in aumento, effetti distorsivi sulla competitività, normative sempre più stringenti alle quali bisogna inchinarsi in nome di una malintesa idea di ambientalismo, pena lo stigma sociale.

Eppure, invece di trovare soluzioni che favoriscano processi di adattamento alla realtà, la Commissione europea propone la riduzione del 90% delle emissioni inquinanti entro 2040 e il loro improbabile azzeramento definitivo per il 2050.

Ma le emissioni non scenderanno con qualche nuovo balzello o l’ennesima bolla dirigista.

L’Europa pensi una buona volta a difendere gli interessi delle imprese e dei produttori.
Quello che serve è una massiccia dose di buonsenso.