BORDONI, Il degrado intorno alla stazione Termini ha trovato un punto di riferimento nella storica cinta muraria che oggi potremmo chiamare “favelas aureliane”, un vero e proprio monumento all’integrazione mancata promossa solo a parole. Il monumento più grande di Roma svilito a ricovero di fortuna per offrire “riparo” ai senza fissa dimora che si sono accampati per lunghi tratti del suo percorso. Cosi’ il consigliere capitolino della Lega Davide Bordoni che aggiunge: Una fine ingloriosa per il patrimonio storico-architettonico della Capitale e una fila interminabile di tende, stracci, sacchi a pelo e coperte per uno stato poco dignitoso nel quale si trovano tutte quelle persone costrette a vivere in condizioni al di fuori di qualunque garanzia igienico-sanitaria. I cittadini si chiedono come sia possibile consentire un simile degrado senza programmare alcuna bonifica. Nel rione Esquilino tra il quartiere s. Lorenzo, già noto per le difficoltà nel controllo del territorio, e via Marsala assistiamo ad una situazione di inciviltà, tollerata dall’Amministrazione M5s, che in fase di post-pandemia non ha la minima capacità di intervenire. I residenti esasperati si sono rivolti alle Istituzioni chiedendo aiuto; ho scritto alla Raggi nella speranza che da sindaco della Capitale sappia indicare le priorità di intervento per la sicurezza e il decoro di cui oggi la Capitale ha estremo bisogno.