BORDONI, Commercio, Roma guardi all’esempio delle grandi capitali internazionali, servono misure innovative e ulteriori strumenti per ridare vita alle attività commerciali. “Niente ferie, ad agosto lavoriamo”, così si era deciso durante il lockdown nella consapevolezza di non poter fermare la produzione una seconda volta. Molti gli imprenditori che si sono rimboccate le maniche e, dopo un giugno incerto, i consumi sono ripartiti ma poco, ancora troppo poco. Bisogna pensare fuori dagli schemi: a Londra “il lunedì è il nuovo sabato” perché hanno capito che il senso dei bonus non è fare elemosina ma fare altri soldi. Bar e ristoranti londinesi sono pieni anche nei giorni feriali grazie agli incentivi statali; il Governo paga la metà del conto, un aiuto al settore della ristorazione a cui dovremmo guardare con interesse. Un meccanismo virtuoso di cui beneficiano tutti, anche il Governo che ritorna a incassare le tasse, da noi invece il tempo dei prestiti dalle banche e delle mancette a pioggia è già finito. Bisogna restituire serenita’ e prospettive ai chi fa impresa perché, dopo i consumi, i prossimi a crollare saranno i posti di lavoro. La Lega sta lavorando ad un documento per sollecitare il Governo a fare altrettanto. Chi assumerà i nostri ragazzi se le attività chiudono? Così in una nota il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier Davide Bordoni