Interrogazione Ufficio condono

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

(Art.105 del Regolamento del Consiglio Comunale)

Premesso che a seguito dei condoni avuti nel passato presso il competente Ufficio della Capitale sono giacenti circa 180.000 pratiche ovvero altrettanti immobili sui quali i proprietari non potranno rogitare;

Che da stime elaborate, senza interventi implementari, occorrerebbero all’ufficio condono di Roma Capitale circa 30 anni per esaminare le richieste di condono pregresse rimandando il tutto all’anno 2050;

Che proprio per dare maggiore incisività all’azione amministrativa di condono, l’amministrazione si avvale della società in house “Risorse per Roma”, vero è proprio braccio operativo in materia di urbanistica nella Capitale;

Che nei giorni scorsi la Sindaca ha provveduto ad affidare l’interim dell’Ufficio Speciale Condono all’attuale dirigente del dipartimento urbanistica Cinzia Esposito, in avvicendamento con il precedente direttore Antonello Mori;

Rilevato chetale avvicendamento potrebbe essere letto come l’ulteriore tentativo di voler coprire le responsabilità dell’Amministrazione nel non saper guidare i processi amministrativi e gestionali della macchina capitolina;

Ritenuto che la causa della lentezza nel rilascio dei condoni da parte del competente ufficio non possa essere attribuibile alle sole capacità di un dirigente ma alla mancanza di capacità organizzative della macchina Capitolina;

Considerato che nella Capitale il condono è solo una parte del problema in quanto è proprio tutta la materia attinente all’urbanistica ad essere in sofferenza: dai Piani di Zona, alle Convenzioni, al Riscatto del diritto di superficie, alle Licenze edilizie, alla Rigenerazione urbana, un lungo elenco di questioni insolute dalle quali dipende il volto della Città;

Preso atto dei gravi ritardi dell’ufficio condono e del diritto dei soggetti richiedenti a veder soddisfatti in tempi ragionevoli le proprie istanze, 

INTERROGA LA SINDACA E L’ASSESSORE COMPETENTE

Per sapere quali siano le vere ragioni che hanno determinato l’avvicendamento delle posizioni apicali all’interno dell’ufficio Condono;

Se fosse preferibile non procedere con un affidamento ad interim su una materia particolarmente delicata e sensibile come quella dei condoni e se non fosse, altresì, più opportuno evitare che l’ufficio speciale condono gravasse sull’attuale direttore dell’urbanistica;

Capire quale sia la logica per cui si mantiene in piedi un ufficio speciale di scopo senza un direttore ad hoc e perché visti i scarsi risultati ottenuti dall’ufficio speciale condono non si provveda ad una diversa organizzazione e posizionamento dello stesso;

Cosa intendano fare nell’immediato per superare il sostanziale stallo dei condoni e consentire ai cittadini di  veder soddisfatte le proprie istanze.

On. Davide Bordoni