INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Premesso che i provvedimenti sul distanziamento sociale, quale mezzo di contrasto alla diffusione del Coronavirus, hanno regolamentato anche le modalità di accesso e fruizione degli arenili, liberi e in concessione;
Che tali provvedimenti, declinandosi esclusivamente nel contingentamento delle presenze, potrebbero determinare l’indisponibilità di posti negli stabilimenti o di spazi negli arenili a libero accesso;
Che al fine di agevolare le persone nella ricerca di disponibilità di accesso agli arenili sono presenti sul web moltissime applicazioni gratuite in grado di assolvere questa funzione in modo del tutto efficiente;
Che risulta quanto mai singolare la scelta dell’Amministrazione Capitolina, vista la disponibilità gratuita di altre applicazioni, di lanciarne una propria denominata “Seapass”;
Che, pur non essendo esperti di applicativi, Seapass non può essere considerata un’applicazione ma un sito dal quale riscontrare, tramite un semaforo a tre colori, la disponibilità generica di posto al mare;
Che di contro le applicazioni presenti sul mercato, vale la pena ribadire il concetto di gratuità delle stesse, consentono di prenotare, pagare, consultare e quindi dare certezze a chi le utilizza sulle reali disponibilità di posti;
Che oltre agli evidenti limiti operativi ne emergerebbero anche altri sull’attendibilità dei dati forniti agli utilizzatori, poiché a fronte di disponibilità certe del singolo stabilimento balneare l’applicazione segnalerebbe una generica indisponibilità;
Che il lancio velocissimo dell’applicazione Seapass, vista anche la scarsa affidabilità riscontrata, farebbe presupporre la mancanza di test puntuali sulla funzionalità della stessa;
Valutato che conun generico semaforo rosso o verde basato non si offre un buon servizio ad operatori ed utilizzatori;
Ritenuto che sarebbe stato più opportuno predisporre un’applicazione in grado di dirci le disponibilità di posto all’interno di uno stabilimento, di prenotarlo e anche di pagarlo;
Considerato che se si fosse scelto, prima di lanciare un’applicazione, il contributo degli operatori e delle associazioni dei consumatori ora non avremmo un’applicazione zoppa,
INTERROGA LA SINDACA
Per sapere se sia a conoscenza dei problemi riscontrati circa la scarsa affidabilità dei dati forniti dall’applicazione “Seapass”;
Per comprendere le ragioni che hanno impedito il ricorso ad applicazioni già presenti sul mercato e che già hanno dato ampia attestazione di gradimento e affidabilità;
Per conoscere i motivi per cui non si è pensato ad una vera applicazione con cui prenotare, riscontrare le reali disponibilità di uno stabilimento, piuttosto che un altro, ed eventualmente procedere anche al pagamento;
Per capire, semprein riferimento al tema della prenotazione, perché non si è predisposta un’unica applicazione che consentisse la prenotazione anche per i c.d. cancelli;
Per avere riscontro su quanto segue:
- Con quale procedura sia stata individuata e affidata la società incaricata dell’applicativo.
- I costi sostenuti per l’Amministrazione
On. Davide Bordoni