INTERPELLANZA ALLA SINDACA
Premesso che la decisione da parte della Giunta del Municipio Roma X di pedonalizzare parte consistente del Lungomare di Ostia, tratto compreso tra, via Giuliano da Sangallo e Piazzale Cristoforo Colombo, ha suscitato numerose polemiche e proteste da parte dei cittadini di Ostia e delle associazioni di categoria.
Che la pedonalizzazione di circa 4 chilometri di lungomare, senza il supporto di un adeguato progetto tecnico sull’individuazione delle aree da adibire al parcheggio causerebbe, in particolare nei fine settimana, causerebbe serie complicazioni alla circolazione e un peggioramento della qualità ambientale nelle zone circostanti;
Che il provvedimento di pedonalizzazione evidenzierebbe la scarsa attenzione dell’Amministrazione Capitolina per le difficoltà economiche registrate dalle imprese del territorio e sulla necessità di rilancio delle stesse;
Preso atto della discrasia decisionale che da un lato, per il rilancio delle attività poste all’interno del centro storico della Capitale, prevede l’apertura della ZTL mentre, per quelle poste sul lungomare, ne promuove la pedonalizzazione;
Considerato il grido d’allarme lanciato dalle associazioni di categoria e soprattutto la mancanza di confronto con le stesse per favorire una diversa proposta di intervento capace di coniugare i molteplici interessi in campo,
INTERPELLA LA SINDACA
Per sapere perché non si sia provveduto al preventivo confronto con le associazioni di categoria per l’elaborazione di un progetto condiviso che contemplasse anche le istanze delle stesse;
Capire i motivi per cui dinanzi alla stessa necessità di rilancio delle attività produttive per il Centro Storico si scelga di tenere aperti al traffico privato l’accesso alla ZTL mentre per il lungomare di Ostia si scelga il criterio opposto, ovvero la pedonalizzazione;
Se si sia elaborata una valutazione, considerata la mancanza di aree da adibire a parcheggio e di un piano di viabilità integrato, di impatto ambientale della pedonalizzazione sulle aree limitrofe;
Chiedere spiegazione di tale scelta radicale che “aprioristicamente” abbia escluso soluzioni più morbide, integrate con le necessità del territorio e di promozione turistica:
SE, per quanto esposto e rappresentato, non ritenga opportuno promuoverela revoca del provvedimento e individuare soluzioni alternative quale risultato di un percorso costruito e condiviso con le categorie produttive.
On Davide Bordoni