BORDONI, Drive-in Covid al Centro Carni di Roma, nel V Municipio. L’insostenibile leggerezza di fare i test Covid presso un centro produttivo di lavorazione e macellazione della carne ci sembra una scelta assolutamente inidonea con livelli e standard di sicurezza igienico-sanitari che la situazione imporrebbe. Presenterò un’interrogazione urgente per verificare la sostenibilità di questa condizione che genera perplessità e preoccupazione nei lavoratori del Centro limitati anche nello svolgimento delle proprie mansioni. La fila dei veicoli per effettuare il tampone arriva ormai fino a via Collatina e i camion per rientrare nel Centro sono costretti a cambiare strada per non imbattersi in code interminabili. Nell’attesa per il test le maestranze lamentano la promiscuità degli ambienti come il bar, gli spazi di manovra per lo scarico e perfino i bagni, posti all’interno dell’area mercatale, con i cittadini che sostano e aspettano in prossimità del Centro Carni. Fabrizio Forti, presidente dell’Associazione Centro Carni Roma, ha tutto il mio sostegno mentre il Comune, oltre all’evidente rischio sanitario, continua a sottostimare le potenzialità dell’area e le funzionalità del Centro, usato anche come discarica per i sequestri dei campi nomadi, dei banchi dismessi delle scuole e delle panche e sampietrini del Municipio che sono lì accatastati all’aperto. Così in una nota il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier Davide Bordoni