BORDONI, Il sindaco Raggi sa bene che il tessuto imprenditoriale di Roma si sta progressivamente impoverendo a causa di una serie interminabile di disservizi. Lo stesso ripensamento sulla “ZTL a mezza giornata” è l’esempio che si procede a tentativi senza avere le idee chiare. Quello che vive la Capitale è il segno di un detrimento quotidiano che rende la città sempre meno attrattiva agli occhi di tutti. Fuggono gli studenti fuori-sede che tornano nelle Università del Sud Italia, scappano le startup della Mobilità e la riqualificazione urbana è messa all’angolo da vincoli che inibiscono anche gli interventi più semplici. Si prepara uno scenario soffocante per le piccole e medie imprese. Dal Campidoglio si ragiona per slogan, con lo smart working il lavoro agile si è trasformato in un lavoro da casa, nessuno senso di pubblica utilità in questa nuova modalità. La comunicazione della Raggi è solo votata ad esaltare micro-interventi di ripristino (anche col foto-trucco) mentre tace su una visione globale della città. Fughe in avanti per la ricandidatura, marcia indietro dei suoi in Giunta, defezioni nelle Commissioni mentre avanza l’esercito degli esterni utili solo a mantenere il consenso. Possiamo permetterci di andare avanti così, con l’incompetenza grillina che regna sul degrado e le aziende che scappano dalla nostra Capitale?