BORDONI, Dopo il Covid la politica aveva speso le migliori intenzioni per proteggere gli anziani e il mondo della terza età in termini di assistenza e attenzioni; a Roma invece, i nostri nonni dopo la quarantena, sperimentano la prova più dura; quella di un’estate in completa solitudine. Centri anziani chiusi e non una parola a riguardo da Comune e Regione sulla loro riapertura; non sono state tracciate neanche le linee guida essenziali. Sono intervenuto in Commissione Trasparenza per far presente sulla necessità di affrontare la situazione: dopo il distanziamento sociale si rischia la disgregazione sociale. Bisogna individuare percorsi che permettano la riapertura in sicurezza dei Centri Anziani, lo chiede la comunità cittadina, le famiglie e molte persone che fino ad oggi hanno sofferto in silenzio. Zingaretti e Raggi non posso continuare a rinviare, la politica seria è fatta di decisioni, serve un piano territoriale operativo non più differibile, senza interventi di manutenzione rischiamo di perdere per sempre alcuni di questi Centri con il definitivo impoverimento del valore sociale e assistenziale del nostro territorio.