Esprimo preoccupazione per la sentenza del Consiglio di Stato che stabilisce di avviare immediatamente le procedure di gara per assegnare la concessione demaniali.
Una sentenza che mette a rischio 30mila imprese e 300 mila lavoratori già assunti per la stagione estiva, oramai alle porte.
I giudici amministrativi parlano di “risorsa scarsa” nonostante il governo abbia fatto recentemente un monitoraggio che ha evidenziato come il 70% delle nostre coste non sia occupato, misurazione sulla base della quale è stata avviata una interlocuzione con l’Ue.
La Lega si è schierata fin da subito a difesa dei nostri operatori balneari, e continua convintamente a essere al loro fianco, consapevole che quello italiano è un caso particolare, complesso, e che bisogna trovare un punto di incontro con l’Ue, magari aggiornando il canone di concessione, per tutelare chi lavora e fa impresa da decenni investendo e valorizzando le spiagge italiane.
Il voto di giugno si conferma decisivo per cambiare il volto a questa Europa.