BORDONI, Al tempo stesso discarica per i banchi delle scuole e Drive-in per i tamponi, così si delegittima il Centro Carni di Roma. Invece di tutelare eccellenze per lo sviluppo del territorio il Comune degrada ulteriormente gli oltre 23 ettari del Centro. L’area sulla Palmiro Togliatti è da troppo tempo oggetto di interessi ambigui che sviano dalla reale valorizzazione di un bene pubblico che costituisce per la Capitale un Centro di macellazione, trasformazione e distribuzione della carne di prim’ordine. I locali liberi, invece di essere affittati e riqualificati, vengono usati dall’Amministrazione a mo’ di discarica. Prima sono arrivati container sequestrati dagli sgomberi a cui si sono aggiunti i banchi vecchi delle scuole ammassati in attesa un giorno (forse) di essere smaltiti. Le maestranze esauste, intendono tutelarsi nelle sedi competenti, lottano con un’Amministrazione che gli rema contro. La Asl, in accordo con l’Assessorato Sviluppo Economico, ha pensato bene di installare un circuito per i tamponi/test Covid proprio nei presso del Centro. Un azzardo di cui insieme a Fabrizio Forti, presidente dell’Associazione Centro Carni Roma, chiediamo conto sin da subito. Covid e Macellazione di carne sono un connubio pericoloso con precedenti nefasti in tutta Europa. In pieno lockdown, registrando contagi zero, la piena operatività del Centro ha dato modo alla Capitale di continuare a rifornire i propri supermercati dimostrando alti standard di sicurezza che rischiano ora di essere compromessi. La domanda è sempre la stessa, quale futuro per un Centro che dà lavoro ad oltre mille persone, lavora carni italiane, ne agevola la distribuzione e ne certifica la qualità? Così in una nota il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier Davide Bordoni