BORDONI, Come temuto e annunciato il sindaco Raggi proroga al 30 settembre l’ordinanza su aperture per fasce orarie a Roma. Al posto di incentivare i primi deboli segnali di ripresa si continua invece con le chiusure. Non ha alcun senso scaglionare le aperture dei negozi in una città dove l’economia marcia a volumi ridotti, non gira un turista, non si vedono code o file e chi può è al mare. Un’ordinanza fuori dalla realtà: dal 1 agosto, in coincidenza con la partenza dei saldi estivi, estendere le aperture scaglionate fino alla fine di settembre va contro negozianti e commercianti che, a proprie spese, con sanificazioni, dispenser e uso delle mascherine sono perfettamente in grado di gestire flussi e accessi nei loro esercizi. E’ irragionevole contingentare le aperture in pieno agosto, sotto il sole rovente e con la città semi-deserta. L’ottusa cecità di questa Amministrazione invece di guardare alle esigenze del territorio preferisce uniformarsi ai diktat del governo Conte che proroga, unico in Europa, lo stato di emergenza fino al 15 ottobre. Solo divieti, monopattini e proroghe. Raggi riferisca in Aula, Roma ha bisogno di altro. Roma merita un’altra risposta all’emergenza sociale ed economica che presto dovremmo affrontare.