BORDONI, Commercio, dispiace profondamente vedere le categorie degli operatori su area pubblica ridotti alle contestazioni sotto la sinagoga all’indirizzo della sindaca Raggi. Governo e Regione non possono rimanere sordi di fronte al loro grido d’aiuto. Stiamo parlando di lavoratori titolari di licenze storiche e imprese a conduzione familiare sane travolte dall’emergenza Covid, che si sono ritrovate con fatturati azzerati e gli aiuti per il settore sono stati assolutamente insufficienti. La Giunta apra subito un tavolo di confronto tra organizzazioni sindacali e forse politiche per inserire misure urgenti e straordinarie. Servono interventi sulla tassazione (Cosap), le delocalizzazioni decise prima della pandemia non rispondono più alle paventate esigenze di decoro urbano in un contesto di desertificazione commerciale, tema diventato la spada di Damocle di ogni assegnatario che sta decidendo, nella maggioranza dei casi, di chiudere definitivamente l’attività. La crisi di questa categoria è poi quella di tutto il commercio e delle partite Iva. L’enorme diminuzione di presenze turistiche ha avuto un effetto a dir poco devastante; i commercianti sono ridotti a protestare ai varchi delle ZTL per farseli riaprire oppure ad inseguire la sindaca nei luoghi di culto per essere ascoltati. Uno scenario desolante. Così in una nota il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier Davide Bordoni