INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
(Art.105 del Regolamento del Consiglio Comunale)
Premessoche già nel 2011, con l’allora governo Monti, fu approvato il c.d. decreto “Salva Italia” con il quale è entrata in vigore la piena liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali;
Chesono di recentissima approvazione le misure adottate a sostegno della liquidità e delle attività produttive introdotte dal D.L. “Cura Italia” n. 18/2020 convertito, D .L. “Liquidità” n. 23/2020 convertito e D.L. “Rilancio” n. 34/2020;
Che le stesse si pongono come obiettivo precipuo quello di restituire al tessuto economico produttivo la capacità di creare nuove opportunità di redditività prevedendo, oltre ad aiuti diretti, anche interventi normativi di semplificazione e liberalizzazione;
Che anche laSindaca con proprie ordinanze avrebbe inteso introdurre elementi di semplificazione e liberalizzazione nelle discipline regolamentari delle attività economiche e produttive;
Che tali interventi dovrebbero consentire l’aumento di redditività degli investimenti e nel contempo liberare risorse economiche da destinare a tali fini;
Che, contrariamente, nell’ordinanza sindacale n. 125 del 23 giugno u.s., si ravviserebbero elementi di evidente contraddizione con l’impianto di semplificazione e liberalizzazioni adottato a livello governativo;
Che tali contraddizioni sarebbero espresse per le sole attività di vendita di generi alimentari esercitate dagli operatori su postazioni fisse, rotazioni o itineranti, laddove è imposto il limite di orario dell’attività alle ore 22:00;
Che, contrariamente, nell’ordinanza 125 del 23 giugno u.s non sarebbero presenti restrizioni o limiti per altre attività commerciali di pari natura;
Valutatoche l’ordinanza 125 del 23 giugno u.s. così come stesa sarebbe decisamente lesiva degli interessi di una specifica categoria;
Che la stessa non terrebbe contosia dell’originaria manovra “Salva Italia” varata con D.L. n. 201 del dicembre 2011 (convertita con Legge n. 2014/ 2011) e sia delle recenti indicazioni del D.L. “Cura Italia” n. 18/2020 convertito, D .L. “Liquidità” n. 23/2020 convertito e D.L. “Rilancio” n. 34/2020;
Vista l’urgenza di dover riavviare i processi economici e di ristabilire condizioni paritetiche tra attività commerciali di medesima natura,
INTERROGA LA SINDACA E L’ASSESSORE COMPETENTE
Per sapere se non ritengano l’ordinanza n.125 del 23 giugno u.s. in contrasto:
- conl’originaria manovra “Salva Italia” varata con D.L. n. 201 del dicembre 2011 (convertita con Legge n. 2014/ 2011)
- con le misure di semplificazione e liberalizzazione contenute nel D.L. “Cura Italia” n. 18/2020 convertito, D .L. “Liquidità” n. 23/2020 convertito e D.L. “Rilancio” n. 34/2020;
Per capire quali siano le ragioni per cui si è determinata una stesura dell’ordinanza n. 125 del 23 giugno u.s. fortemente limitativa, in tema di vendita generi alimentari, per i soli operatori che esercitino su postazioni fisse, rotazioni o itineranti, imponendo il limite di orario delle ore 22:00;
Per sapere se non valutino opportuno, per quanto espresso e per la possibile violazione dei principi di libero mercato e concorrenza, rimuovere le limitazioni imposte agli operatori che esercitino su postazioni fisse, rotazioni o itineranti, ripristinando la libertà di orario anche per quest’ultimi.
On. Davide Bordoni