«La Lega, con Matteo Salvini, ha una serie di proposte molto concrete. Siamo un partito radicato sul territorio, gli stessi candidati a Roma hanno avuto sempre un rapporto con la città. Conosciamo bene cosa significhi amministrare e, a differenza del modello del M5s, non abbiamo bisogno di anni di rodaggio. Siamo persone con le idee chiare». Lo afferma in questa intervista Davide Bordoni, responsabile regionale del Lazio del dipartimento Attività produttive della Lega, che insieme a Giulia Bongiorno guiderà la lista sempre della Lega al Senato nel collegio plurinominale Lazio 1.
Quali sono i temi salienti della sua campagna elettorale in vista delle elezioni Politiche del 25 settembre?
«Una delle priorità, anche per il mio rapporto con il mondo produttivo, è la rottamazione delle cartelle esattoriali. Il tema della pace fiscale è molto sentito dagli imprenditori. Mettere le proprie aziende al riparo, e quindi non più in contenzioso con lo Stato, è importante. Questo vale anche per tante famiglie: in molte persone ci chiedono di intervenire ed è un impegno che prendiamo. Altra questione rilevante è quella della sicurezza da garantire in una grande città come Roma, sia in centro che in periferia. Credo che l’esperienza, positiva, dei poliziotti e dei carabinieri di quartiere possa essere ripresa».
C’è, poi, l’emergenza energia…
«L’indipendenza energetica è fondamentale. Ho parlato con imprenditori che hanno visto aumentare le proprie spese di 5-6 volte e rischiano veramente di dover chiudere. Dobbiamo garantire loro la possibilità di mandare avanti la produzione a costi abbordabili».
Quali sono i principali argomenti, a livello locale, su cui intervenire?
«Bisogna certamente rilanciare la Capitale. C’è il tema dei trasporti e della pulizia: speriamo che si possa realizzare in tempi rapidi il termovalorizzatore. Roma, inoltre, è il Comune agricolo più importante d’Italia: i cinghiali stanno creando problemi alle aziende, danneggiano le colture ed invadono le piazze, come testimoniano ogni giorno i video. Serve tutelare i nostri agricoltori e dare sicurezza a tanti cittadini».
Come valuta l’amministrazione Gualtieri?
«Mi sembra che il sindaco sia riuscito nell’arduo compito di far rimpiangere Virginia Raggi. Mai lo avremmo immaginato perché gli anni di Raggi sono stati disastrosi. Oggi pare che la Giunta Gualtieri stia facendo altrettanto, se non peggio. Gualtieri, ad un anno circa dalla sua elezione, non è riuscito né a far ripartire la macchina comunale né a lanciare progetti utili per la comunità. Di solito, i primi 6-7 mesi per un sindaco sono quelli più effervescenti: se questo è l’inizio di Gualtieri, non oso pensare a cosa accadrà nei prossimi anni».
Il vostro giudizio è negativo pure sull’operato della Giunta regionale di Nicola Zingaretti…
«Oltre alle infrastrutture, alla mancanza di interventi su burocrazia ed urbanistica, basti pensare a com’è ridotta la sanità nel Lazio. Su questa delega così importante, il voto è assolutamente insufficiente». (tratto da Il Tempo)