BORDONI, Salvini come Bolsonaro? Chi si concentra sugli spritz dovrebbe ricordare che nei giorni più duri dell’emergenza nel Lazio spariva una commessa milionaria di mascherine. Se Zingaretti deve ringraziare qualcuno, più che lodare la gestione Pd-M5s, dovrebbe pensare agli italiani per i tanti sacrifici fatti e scusarsi con tutti i romani per la situazione tamponi; i così detti “test rapidi” sono finiti in lunghissime file ai drive con centinaia di automobilisti in coda sotto il sole. I proclami di efficienza si scontrano con l’evidente inadeguatezza dei presidii messi in piedi in fretta e furia al San Giovanni, al Forlanini e al Santa Maria della Pietà. Una gestione della crisi ondivaga tra obblighi (tanti) e verità (poche) che ha finito per giustiziare le discoteche, graziare i clandestini e spaventare il mondo della scuola; ancora nel dilemma se togliere le mascherine o mettere le ruote. Ricordo a Zingaretti che ben prima della pandemia il governo Pd-M5s vacillava pericolosamente, a settembre il voto sarà la migliore garanzia per tutti gli italiani.