Roma, il più grande comune agricolo d’Europa per quantità e per qualità dei prodotti della nostra terra, deve prestare ascolto agli agricoltori che protestano con i loro trattori. Le imprese agricole nella nostra regione danno lavoro a decine di migliaia di persone, più le filiere e l’indotto.
L’agricoltura è la nostra identità, dobbiamo conservare il nostro patrimonio naturale. Ma il combinato disposto tra una burocrazia europea sempre più opprimente, l’ideologia verde che difendendo una malintesa idea di ambiente spinge ai margini la persona umana, l’aumento dei costi dei carburanti e delle materie prime determinato dalla crisi congiunturale internazionale e dalla grande distribuzione, costringe i produttori italiani a mobilitarsi per difendere i loro diritti e il made in Italy.
Il sindaco Gualtieri e la classe politica romana dimostrino solidarietà verso i ceti produttivi del nostro Paese. Gli agricoltori arrivati a Roma manifestino pacificamente il loro dissenso.
La Lega farà di tutto per rappresentare le istanze degli agricoltori in Europa: invece di inseguire fantomatiche farine di grilli, difendiamo i prodotti italiani, premiamo i giovani che tornano a lavorare la terra, modernizziamo i PSR spendendo presto e bene i fondi europei e del PNRR, creiamo nuovi bacini idrici, incentiviamo le startup e le aziende che investono nell’agritech e nella innovazione tecnologica