BORDONI, Raggi sta a Roma come Azzolina alla Scuola. Molte le similitudini per un’equazione impossibile. L’obiettivo per la riuscita dell’inizio dell’anno scolastico passa soprattutto per la Capitale. Per numero delle classi, complessità dei territori, organizzazione del trasporto pubblico, spazi adeguati e regole comuni la Capitale è il vero banco di prova per l’Esecutivo. Il viceministro Sileri, parla di bacio sulla fronte sulla porta di casa per capire se i nostri ragazzi hanno la febbre, ma le opinioni e i rimedi della nonna valgono poco davanti al diritto di tornare in classe e al dovere delle Istituzioni di renderlo possibile. Abituati ad una scuola dove i genitori sono soliti mettere mano al portafoglio per i beni di prima necessità, compresa la carta igienica, vedremo quanto le linee guida del Campidoglio stilate dalla Raggi per nidi e materne potranno tradursi in realtà. Serviranno aiuti importanti da parte del Governo che per ora non ci sono. I docenti sono sotto organico, mancano le aule e i banchi monoposto e sui controlli sanitari negli istituti è il caos. L’opportunità dell’uso prolungato della mascherina in classe vede contrari sia esperti che Governatori regionali ma non si deve perdere altro tempo, ripartiamo dalle basi: evitare di ammassarsi sugli autobus o di studiare in classi pollaio sarebbe già un buon inizio.