Interrogazione Farmacap nomina direttore generale

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

(Art.105 del Regolamento del Consiglio Comunale)

Premesso che con l’avviso del 6 agosto 2020 è stato pubblicato il bando del concorso per la selezione del Direttore Generale della Farmacap.

Che suddetto concorso è stato bandito per titoli e colloquio individuale.

Che la Commissione esaminatrice è stata costituita da due componenti esterni e dal Direttore generale, tra l’altro anche facente funzione di Presidente dell’Ente.

Che il Commissario dell’Azienda nel corso del Consiglio dell’Assemblea Capitolina ha ribadito la correttezza della composizione della commissione ed il fatto che il Direttore generale facente funzione dell’Azienda ne potesse far parte.

Che la presenza, nonché la qualità di Presidente all’interno della Commissione esaminatrice, sia conforme e rispondente alle norme dello Statuto aziendale.

Tenuto conto che tale particolare circostanza sembrerebbe non tener conto che il Direttore generale sia un organo dell’Azienda speciale e in virtù di ciò per la selezione di detta figura non si dovrebbe  far riferimento alla disciplina statutaria, riferita ai dipendenti, bensì da quanto specificatamente prescritto dal D.P.R 902/86.

Che lo stesso all’Art. 32, Capo II, in riferimento alla figura di Direttore Generale recita come di seguito:

  • Il concorso pubblico di cui all’art. 4, secondo comma, del testo unico 15 ottobre 1925, n. 2578, per la nomina del direttore dell’azienda è bandito in conformità di apposita deliberazione della commissione amministratrice.
  • l bando di concorso è affisso all’albo pretorio del comune ove ha sede l’azienda ed è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica – parte seconda – e per estratto su almeno due quotidiani a diffusione nazionale.
  • Il concorso è per titoli ed esami.
  • La commissione giudicatrice è composta di non più di sette membri, in maggioranza docenti ed esperti del settore, esterni all’azienda;
  • Essa è nominata dalla commissione amministratrice.

Valutato che Il Dpr 902/86 è tuttora vigente, salvo alcune modifiche successive, le quali non avrebbero intaccato quanto previsto dall’articolo 32, il quale risulta non essere abrogato e tantomeno la materia aver trovato differente disciplina legislativa.

Considerato che la selezione apparerebbe viziata  alla luce dalla presenza dei seguenti elementi:

  • Nomina di una commissione esaminatrice  di diretta emanazione del Direttore generale facente funzione.
  • Ratificazione della Commissione ad opera esclusiva del Commissario.
  • Presenza in commissione, in figura di Presidente, del Direttore Generale f.f.

Tutto ciò premesso valutato e considerato

INTERROGA LA SINDACA E L’ASSESSORE COMPETENTE

Per sapere:

  • Se abbiano vigilato affinché le procedure per la selezione della figura vacante – esclusivamente improntate in termini pubblicistici – siano state integralmente osservate.
  • Se si sia debitamente tenuto conto del citato art. 32 la cui ratio sarebbe quella che l’organo superiore – la commissione amministratrice ora Consiglio di Amministrazione e nella fattispecie il Commissario straordinario – provveda per la individuazione del ruolo di Direttore generale esclusivamente tramite concorso.
  • Se non ritengano fortemente contraddittoria la circostanza per cui un Direttore di farmacia – un quadro – con incarico temporaneo di facente funzione sottoscriva il bando, nomini la Commissione di esame, presieda la stessa,  e che la stessa valuti ed esamini le prove di colui il quale sarà chiamato a ricoprire futuro ruolo di Direttore Generale, ovvero si un diretto superiore.
  • Se non ritengano opportuno – alla luce dei quesiti posti – procedere alla revoca del concorso tenendo in debito conto i possibili danni economici che potrebbero essere cagionati dall’adozione di una procedura selettiva viziata, dall’eventuale presenza di ricorsi e da ultimo anche dai ritardi nell’individuazione della figura del Direttore Generale.
  • Se tutto ciò non abbia, indirettamente anche a che fare con l’andamento in negativo dell’Azienda la quale ha subito un forte calo del fatturato passando 2010 dai 60/65 milioni agli attuali 40 emblematici di una crisi strutturale dell’azienda e dei servizi resi all’utenza.

On. Davide Bordoni